Storia
STORIA | |
Il nucleo urbano del centro storico di Pedace si colloca alle pendici del Monte Stella, comunemente conosciuto con il nome dialettale di "timpune e Stilla" e che si affaccia sulla sottostante valle del Fiume Cardone. La Superficie del territorio comunale è di Kmq 51,47 e si estende fino all'Altopiano Silano. Pedace è posto ad un'altitudine che oscilla tra i 450 ed i 1929 mt s.l.m. Il centro del paese si attesta a mt 598 di altitudine s.l.m. Incerte sono le origini del nome di Pedace, per alcuni derivante dal pedaggio che gli stranieri erano obbligati a pagare per attraversare il suo territorio, una supposizione certamente fantasiosa che non trova riscontri oggettivi. Di contro Pedace faceva parte dell'antica Universitas Casalium. Pedace è ripartita tra le due frazioni di Perito e Iotta. Perito è situato nella parte più in basso ed era anticamente casale autonomo ed il suo nome deriva dai tanti frutteti di pere che occupavano la parte pianeggiante del suo territorio. Iotta è la frazione posta nella parte alta del paese ed il nome le potrebbe derivare dall'antica famiglia Iocca di antica origine, oppure dalla lettera greca "J" in quanto le case si sviluppano in un andamento che assume la forma della lettera. Notevole e di grande interesse storico ed architettonico è il ricco patrimonio di Pedace, costituito prevalentemente da chiese e complessi conventuali di notevole importanza (vedi sezione Monumenti). | |
STEMMA | |
Per il nuovo stemma è necessario premettere una breve notizia storica per spiegare il motivo che ha spinto l'Araldica fiorentina a formulare la configurazione che oggi contempliamo nel labaro comunale. Pedace, come Bagliva della presila, è sorta dopo il Mille, quindi in pieno Medioevo, quando si costruivano le torri e i castelli per la difesa della città dalle incursioni dei barbari che spesso invadevano distruggendo ogni cosa. Lo stemma che troneggia in campo rosso e bianco vuole ricordare questo periodo del Medioevo, quando il castello costituiva la difesa, la fortezza, il baluardo inespugnabile della città. Infatti l'Araldica presenta lo stemma in un quadrato terminante in basso in una punta avente in campo bianco-rosso la torre merlata del castello con le feritorie per la difesa e su esso incrociate due spade con impugnatura simbolo della pace conquistata frutto di una giustizia combattuta. Lo stemma è sostenuto, come in un abbraccio da due rami che lo circondano da destra e da sinistra. Quello di destra, in campo rosso, è un ramo di quercia, simbolo di resistenza e di annosa prosperità. Quello di sinistra, in campo bianco, è un ramo di alloro, simbolo di gloria perenne, perché con la corona di alloro si incoronavano i poeti e i gloriosi vincitori. Al di sopra del simbolo, in alto, in campo bianco, troneggia la torre merlata con feritoie più accentuate che sovrasta il simbolo in atteggiamento di agguerrita difesa protettiva. |